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SCANSANO

Scansano ha raggiunto fama mondiale per il suo Morellino di Scansano, un vero e proprio nettare..

Grazie ai forti introiti ottenuti dai produttori locali, questo vino rosso fa buona concorrenza al Chianti. Anche Frances Mayes lo ha menzionato nel suo Sotto il sole della Toscana.
Gli Scansanesi sono palesemente orgogliosi del loro Morellino, e sarebbero capaci di chiacchierare di tannini e annate per tutto il giorno.
Per la maggior parte, la vinificazione è una tradizione di famiglia, parte imprescindibile del patrimonio materiale e culturale come lo è stato per centinaia di anni. Potrebbe anche essere quasi un reato non essere enofili a Scansano.
Ufficio Turistico: palazzo Pretorio ( 0564 509106)

DA VEDERE

Il centro storico di Scansano inizia in piazza Garibaldi. Da qui, proseguite per via Vittorio Emanuele per trovare negozi da gourmet riforniti con Morellino di Scansano, formaggi locali e biscotti aromatizzati all’anice chiamati pizzelle. Alla fine della via c’è il palazzo Pretorio, che una volta fu il carcere della città e ora ospita il Museo della Vite e del Vino e il Museo Archeologico.
Proseguite fino alla Chiesa di San Giovanni Battista, che nonostante l’aspetto esterno modesto, conserva all’interno una collezione d’arte interessante. La Madonna col Bambino e Sant’Anna alla sinistra dell’altare, realizzata nel XVII secolo, attira l’occhio fin dalla stanza di fronte. Vicino, la Madonna della Misericordia avvolge i sacerdoti con il suo mantello di velluto blu in un altro magnifico dipinto dello stesso secolo. Ammirate anche il rilievo in ceramica della Madonna con Bambino di Andrea della Robbia; è del 1490 e si crede sia uno dei primi tabernacoli dipinti autonomamente.

MUSEI

MUSEO ARCHEOLOGICO

(Palazzo Pretorio; giugno-settembre: tutti i giorni tranne lunedì:10:00-13:00 e 14:30-17:30 / aprile-maggio e ottobre: week-end:10:00-13:00 e 14:30-17:30; 0564 509402; €3).
La maggior parte dei manufatti al primo piano di questo museo proviene dal vicino insediamento etrusco di Ghiaccio Forte (pag. 186). Essi raccontano una storia di antichi buongustai con banchetti, calici e i vigneti. Gli Etruschi di Scansano avevano infatti appreso la vinificazione dai Greci, e ben presto il loro vino venne esportato in tutto il mondo antico. Ogni contenitore di argilla aveva uno scopo specifico. I grandi vasi di bucchero nero erano usati per mescolare il vino con l’acqua, il miele o le erbe per renderlo più gustoso. I piatti più piccoli erano utilizzati per servire da bere. Al secondo piano ci sono altri pezzi di storia antica di Scansano: le spade e le lance in mostra erano il pagamento da parte degli antichi Galli in cambio di vino. Le statue etrusche e romane di argilla o bronzo rappresentavano le varie divinità ed erano utilizzate per il culto: le parti del corpo in argilla sono particolarmente interessanti, poiché venivano adoperate durante la preghiera. Ad esempio, se si aveva un mal di stomaco, veniva offerto agli dei un modello in creta di esso nella speranza di ottenere la guarigione.
Nella cantina, il piccolo Museo della Vite e del Vino è incluso nella quota di ingresso. La sua collezione comprende presse da uva e botti di rovere della fine del secolo scorso, e offre informazioni sui vari vini e sui processi di vinificazione utilizzati nell’area.

NEI DINTORNI DI SCANSANO

GHIACCIO FORTE

(prendete la SS 322 da Scansano a Manciano e seguite le indicazioni)
Ghiaccio Forte era una volta una città etrusca maestosa; oggi si possono ancora vedere i resti delle case e le mura della città, che risalgono al VI secolo a. C.

EVENTS & WINE

Festa dell’Uva

Terzo fine di settembre

Una grande opportunità per provare uno dei migliori vini d’Italia nel suo ambiente naturale con degustazioni di vini e cene gourmet.