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sovana-chiesa Gabriele TudicoChiesa di Santa Maria

La Chiesa di Santa Maria Maggiore è uno dei gioielli che cingono la piazza del Pretorio a Sovana.

Forse da identificare con la chiesa di Santa Maria consacrata dal vescovo Ranieri di Tuscania nel 1208, è sicuramente citata già nel testamento del conte Ildebrandino Aldobrandeschi, detto il Rosso, del 1284, in cui il conte gli destina le monete necessarie all’acquisto di un calice d’argento per l’altare.
Ricordata nei Decimari del 1296 e del 1321-24, fu saccheggiata e quindi forse anche danneggiata dai senesi nel 1410 e dai pitiglianesi nel 1434.
Intorno al 1558 la realizzazione, per iniziativa del Granduca Cosimo I de’Medici, della Loggia con palazzo dell’archivio, poi divenuto Palazzo Burbon del Monte, la privò della facciata, limitando l’accesso al solo portale laterale, aperto sulla piazza. Fino al XVII secolo era fornita di un vero campanile, poi sostituito da quello a vela visibile oggi. Ancora nel 1809, nonostante il paese contasse solamente 140 anime, manteneva il titolo di Parrocchiale, assieme alla cattedrale di S. Pietro; dal 1843 assume le funzioni di Parrocchia unica.

DA VEDERE:

La chiesa presenta le consuete caratteristiche degli edifici duecenteschi, di impianto romanico, ma con alcuni elementi gotici. Di particolare pregio il ciborio preromanico, attribuito a maestranze comacine del IX secolo, unico esempio in Toscana, forse proveniente da una più antica chiesa, cui probabilmente sono da attribuire anche alcuni rilievi reimpiegati nel portale della cattedrale di Sovana.
In una nicchia a destra dell’ingresso pregevole affresco con Madonna col Bambino tra S. Barbara e S. Lucia e nei lati S. Sebastiano e S. Mamiliano, datato 20 dicembre 1508 dedicato da un certo Giovanni di Valentino a ricordo del padre; in basso l’insegna dell’Arte dei Calzolai. A sinistra dell’ingresso, in un’altra nicchia, Crocefissione tra i santi Antonio e Lorenzo, sullo sfondo di un paesaggio lagunare (forse il lago di Bolsena), San Sebastiano e San Rocco ai lati, affresco di scuola umbro-laziale datato al 1517 e con iscrizione che ricorda il dedicante, Giovanni di Pietro. Sempre sulla parete della navata destra presente anche un affresco raffigurante la Trinità, più danneggiato dei precedenti, ispirato all’artista quattrocentesco senese Martino di Bartolomeo Sulla navata sinistra si apre la cappella dell’Assunta, completamente affrescata da un artista della cerchia di Andrea di Niccolò o comunque di scuola umbro-senese dell’inizio del ‘500; sulla volta sono rappresentati i quattro Evangelisti e Dio Benedicente, sulla parete destra Madonna con Bambino e i Santi Raffaele e Tobiolo, Mamiliano, Antonio da Padova e Lucia.

COME SI RAGGIUNGE:

L’edificio sacro si trova nella piazza principale, Piazza del Pretorio, al centro di Sovana

NELLA STESSA ZONA PUOI VISITARE ANCHE:

Cattedrale dei SS. Pietro e Paolo (Duomo); Rocca di Sovana; piazza del Pretorio; Parco Archeologico Città del Tufo (necropoli etrusca); chiesa di San Mamiliano con Museo.

SE TI È PIACIUTA LA CHIESA DI SANTA MARIA MAGGIORE PUOI VISITARE ANCHE:

Chiesa di S. Giorgio a Montemerano (22 km); Basilica del S. Sepolcro a Acquapendente (28 km); Chiesa dei SS. Pietro e Paolo a Roccalbegna (36 km); Abbazia di S. Salvatore a Abbadia S. Salvatore (40 km); Chiese di
San Pietro e Santa Maria Maggiore a Tuscania (42 km); Chiesa di San Bruzio e Chiesa della SS. Annunziata a Magliano (km 45); Chiesa di San Flaviano a Montefiascone (52 km); Duomo di Orbetello (59 km).

CURIOSITA’:

il Bambino Gesù raffigurato in braccio alla Madonna nell’affresco cinquecentesco alla destra dell’ingresso, reca al collo un pendente di corallo e un cornetto. Era uso anche in Maremma, fino a non molto tempo fa, regalare ai neonati un cornetto di corallo come oggetto apotropaico e portafortuna per tenere lontano il malocchio e la mala sorte.