A Montemerano si vive ancora oggi la storia, tra le sue antiche mura sopravvivono ancora oggi storia, cultura ed antichissime tradizioni…
Le robuste mura di Montemerano, risalenti al XV secolo, non nascondono la bellezza e il romanticismo di questa piccola città. Poco si sa circa Montemerano prima del XII secolo, ma i Montemeranesi hanno le loro idee sulla sua origine: sostengono infatti che la cittadina collinare una volta fu il campo militare del generale romano Gaio Mario.
Montemerano, dicono, è un amalgama di Monte di Mario. Qualunque sia la sua storia, le pittoresche strade della città e i vecchi edifici amorevolmente conservati lo rendono uno dei luoghi più incantevoli
della Maremma.
Ufficio Turistico: piazza Magenta, Manciano ( 0564 620532)
DA VEDERE
Montemerano non dispone di un elenco di monumenti che sia possibile spuntare per essere soddisfatti di aver visto tutto quello che c’è da vedere.
Il suo fascino infatti risiede nelle strade lastricate e nei cortili nascosti, nel labirinto di vicoli tra piazza della Chiesa e piazza Canzanelli, nelle case di arenaria color cipria e nei balconi ricoperti di edera, tra il cotto e
le persiane verde smeraldo. I proprietari di queste case siedono nei loro cortili a chiacchiere con i vicini che hanno conosciuto per tutta la vita.
Al centro di Montemerano c’è piazza del Castello: costruita come un campo di addestramento nel XII secolo, è una delle più antiche piazze della valle del Fiora. Oggi le armi sono state sostituite dai fiori estivi ben curati che fioriscono da vecchie botti di vino e vengono innaffiati dalla stessa donna che innaffiato tutti i fiori di Montemerano per 20 anni.
Da piazza del Castello, passeggiate attraverso i vicoli per osservare gli architravi finemente scolpiti, le piazze nascoste e gli alberi di glicine. Oppure seguite la discesa giù dalla piazza del Castello per trovarvi in via Italia, la strada principale di Montemerano. Qui i negozi vendono oggetti di artigianato e salse fatte in casa, vini e olio d’oliva. Ci sono anche una manciata di ristoranti che servono gli stessi piatti tradizionali
montemeranesi da generazioni.
Seguite via Italia fino alla Chiesa di San Giorgio, un regalo fatto a Montemerano dai conti Baschi nel XIV secolo. All’interno, i brillanti affreschi del XV-XVII secolo coprono le parti superiori di ogni muro. Sopra e a sinistra dell’altare maggiore c’è un bellissimo affresco che rappresenta uomini e donne che entrano in Paradiso. Dipinto prima di Michelangelo, questo è uno dei pochi affreschi sul Paradiso che raffigura entrambi i sessi in tutto lo splendore della loro nudità. Il santo patrono della città San Giorgio, è raffigurato in vivaci affreschi pastello sul muro di destra. Gli affreschi vicino all’altare mostrano Sant’Orsola e le sue dame di attesa di partire per il loro pellegrinaggio in Inghilterra. Dietro l’altare una serie riccamente intagliata di pannelli illumina l’ambiente con il suo bagliore dorato. Dipinta da Lorenzo di Pietro nel 1455, questa pala d’altare raffigura vari santi in preghiera davanti a una pacifica Madonna col Bambino. Alla sua sinistra c’è una statua lignea del XV secolo di San Pietro, scolpita dallo stesso artista. Di Pietro scolpì quest’opera intensamente espressiva da un tronco di olivo, scavato per evitare che marcisse. A destra dell’altare c’è un altro pannello, la Madonna della Gattaiola (1450), che raffigura Maria in tutta la sua bellezza giovanile.