Scarlino si autodescrive come tesoro della Maremma. La città funge da punto di incontro tra la montagna e il mare, in un paesaggio verdeggiante meritevole del suddetto titolo. Scarlino prende il nome da Portus Scabris, un porto di epoca etrusca situato nelle vicinanze, tuttavia i più romantici ritengono il suo nome tratto dal latino scara o dall’arabo scaarlin: entrambi i termini significano “sentinella” e si riferiscono alla posizione costiera strategica della città. La gente ha vissuto nella campagna intorno a Scarlino fin dal XI secolo a. C., ma il centro abitato risale all’epoca aldobrandesca e fu fondato nel 973, quando la malaria e le incursioni dei pirati spinsero gli abitanti verso le colline. Nel XIII secolo la Repubblica di Pisa pose le basi per il dominio di un territorio di quasi 90 km², che due secoli dopo sarebbe diventato parte dello Stato di Piombino, governato dalla nobile famiglia pisana degli Appiani. Per 150 anni, Scarlino ha vissuto in pace, limitandosi a difendersi dagli attacchi provenienti da Napoli e dalla famiglia Borgia. Cosimo Medici la conquistò con il pretesto di proteggere la baia dai pirati, ma fu costretto a restituire la città nel 1594. Fatta eccezione per un breve periodo di dominio della sorella di Napoleone Bonaparte, Scarlino rimase parte del territorio di Piombino fino all’unità d’Italia.
La bellezza di Scarlino è travolgente…
Oggi la città si divide in tre parti: il magnifico litorale, dove si trovano alcune delle spiagge più suggestive della Maremma, il bellissimo centro storico medievale e i lussureggianti parchi naturali. Insieme, essi costituiscono uno spettacolare complesso che è tra i preferiti da coloro che in vacanza cercano anche la storia e la cultura accanto alle località balneari.