Sono Capalbio felice, difeso dal leone senese dal quale sono protetto, e da queste prime mura restaurate a proprie spese e dalla altre mura che circondano le prime, correndo gli anni millequattrocentoquattro oltre i quali il mondo aveva girato dieci anni e più volte due
(Incisione sulla Porta Senese)
Capalbio è l’ultima città dell’entroterra della Maremma, e si trova proprio sul confine con il Lazio: è anche una delle poche città ad essere circondata da una cerchia muraria del XV secolo, dando la possibilità di seguire le orme dei soldati della Repubblica di Siena e camminare lungo tutto il parapetto. Quando scoppiò la guerra tra Francia e Spagna nel XVI secolo, Siena si alleò con i suoi nemici storici, i Medici, solo per riuscire a conquistare Capalbio. Con i Medici al potere, Capalbio era l’unica città sulla costa dell’Argentario a non essere finita in mani spagnole, ed è passata dall’essere uno dei più importanti produttori di sughero ad essere una delle attrazioni turistiche più note della Maremma. C’è molta ombra lungo le mura e i Capalbiesi amano sedersi e ammirare un panorama così spettacolare da essersi guadagnato il riconoscimento internazionale della città.
Capalbio è anche il centro culturale della Maremma. Accanto ai caffè e ai locali alla moda, le boutiques kitsch del centro storico vendono squisiti oggetti d’arte made in Maremma. Inoltre ogni anno la città ospita un ricco programma di eventi d’arte, tra cui i festival di fama internazionale Capalbio Art Cinema Estate e Capalbio International Short Film Festival.