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LA MAREMMA TOSCANA

La Maremma appoggia la schiena ai confini della Toscana meridionale e del Lazio come stesse giocando a nascondino. È tranquilla, umile e, se battete le palpebre, potreste quasi perderla di vista. La maggior parte dei turisti lo fanno: la Maremma infatti, nonostante le sue dimensioni, è sconosciuta alla maggior parte dei visitatori che da tutto il mondo si recano in Toscana. La provincia è la più grande della regione e si estende per 4.500 km2; ma è difficile trovarla sulla cartina. Infatti “Maremma” è un nome da libro di fiabe che, nel corso della
storia, ha indicato il cuore dell’Etruria, racchiuso sogni medievali di dominio feudale, accolto con favore i Medici e Napoleone Bonaparte e messo in guardia i viaggiatori sulla presenza di briganti sanguinari. In tempi più recenti, la Maremma è venuta a coincidere con il territorio della Provincia di Grosseto, ma questo raggruppamento sotto un unico ente non rispecchia appieno la realtà; i Maremmani infatti sono storicamente e decisamente avversi all’unificazione. Hanno anche una parola per questa loro attitudine: campanilismo – l’orgoglio per il proprio paese che porta a considerarlo infinitamente migliore di quelli vicini, del resto della provincia, di tutta la regione. Ma non è certo un concetto nuovo: ogni centro della Maremma Toscana, dal più piccolo al più grande, si è infatti sviluppato autonomamente nel corso dei millenni.

Ognuno ha la sua storia e il patrimonio, piatti particolari e storie e leggende uniche. I maremmani sono cantastorie, un’abitudine che affonda le radici nel XIX secolo, quando la malaria rendeva la loro vita difficile e breve. «La Maremma è pieno di pittoresco e bello; una bellezza particolare e un po’ selvaggia, è vero, come quella di una fanciulla indiana, ma affascinante nel suo selvaggio e incolto fiorire».
George Dennis, esploratore vittoriano, 1832.
La Maremma è l’antitesi delle città d’arte soffocate dai turisti, è semplice sia nel paesaggio che nello stile di vita, e promette la dolce vita e una Toscana fuori dai sentieri battuti; il tipo di posto che non dovrebbe nemmeno avere una guida, poiché l’arrivo di troppi visitatori potrebbe rovinare il suo fascino di terra selvaggia e ancora inesplorata. La Maremma ha mantenuto la sua naturale bellezza, il fascino agrario e le tradizioni semplici perché è stata trascurata come destinazione turistica per così tanto tempo. Con i turisti che solo ora cominciano ad arrivare alla spicciolata, la provincia rimane un esempio dell’Italia dei primi anni Sessanta, prima che si diffondessero gli ingannevoli negozi di souvenir e i terribili menù turistici. La Maremma Toscana è una micro-regione già di per sé, con tutti gli ingredienti per una vacanza indimenticabile. La sua vicinanza a Roma e Firenze la rende una destinazione ideale per coloro che amano i sapori tradizionali della cucina di provincia, coloro che vanno in cerca di resti etruschiromani, medievali ben conservati e di città rinascimentali, coloro che vogliono perdersi in un paesaggio paradisiaco, dove si può passare dalle spiagge dell’Argentario alla montagna innevata dell’Amiata in poche ore, naturalmente includendo una fermata alle famose Terme di Saturnia. E poiché in fondo siamo anche qui in Italia, anche per coloro che preferiscono lo stile alla tradizione. Sulla costa della Maremma, località balneari spettacolari sono diventate un centro di attrazione per il jet-set, e città come Capalbio e Massa Marittima, l’epitome di negozi e attività culturali. Quindi congratulazioni per aver scelto la Maremma. Come tutte le cose buone, non resterà nascosta per sempre.

MAPPA MAREMMA

la Maremma è divisa in 5 aree, ognuna particolare e differente per caratteristiche, storia e tradizioni : 



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